Un viaggio tra mito e religione

Cos’hanno in comune il film L’esorcista, il manga Devilman, la Bibbia e il Faust di Goethe? Più di quel che ci si aspetta. Senza dubbio spicca la paura di essere sopraffatti da un male subdolo e invisibile, capace di prendere possesso del nostro corpo e della nostra anima. Ciò che la tradizione cristiana insegna è che siamo costantemente sotto assedio del Male, in bilico sul precipizio della disgrazia eterna, poiché Lui è ovunque, sa e vede ogni cosa, e persegue un unico obbiettivo: la nostra rovina. È davvero così, le sciagure umane dipendono da un’entità malvagia? A questa e altre domande risponde “Il Diavolo. Storia dell’angelo ribelle tra mito, superstizione e horror” di Stefania Tosi, edito da Intermedia Edzioni. Non un’opera non teologica, ma un racconto allo specchio che mette in luce il legame tra il «Diavolo» e la natura umana. L’ intreccio originale, tra narrativa e saggistica, tra sacro e profano, è illustrato da una selezione di film horror, opere teatrali, manga e musica blues. Le storie scelte, arricchite da approfondimenti storici e analisi letterarie, contribuiscono a sollevare il velo del mito e della superstizione così da far chiarezza sul sulfureo Nemico. Il Diavolo esiste? Alla fine della lettura, ciascuno troverà la sua risposta. Stefania Tosi vive a Milano. Laureata in Storia medievale all’università di Milano, nel corso degli anni ha approfondito e consolidato le conoscenze in storia antica e storia delle religioni e mitologia, con particolare attenzione all’Antico Egitto. È autrice di saggi storici, è docente di storia e letteratura italiana.

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