MISTERI, LEGGENDE E STORIA DEL LAGO DI BOLSENA

Chi era davvero Amalasunta, la regina dei Goti che terminò i suoi giorni relegata nell’isola Martana e il cui fantasma aleggia sul lago? Quali arcaici significati religiosi si celano dietro la figura di santa Cristina e il suo terribile martirio? Quanti segnali misteriosi hanno lasciato gli Etruschi nel loro centenario cammino in questa terra da essi considerata speciale? E poi le quattro ciclopiche costruzioni preistoriche sommerse dalle acque, gli avvistamenti di oggetti volanti e la leggenda di Agarthi del mondo sotterraneo, il pozzo scavato nell’isola Bisentina, di cui nessuno ha mai saputo spiegare la genesi e ancora, stregoneria e racconti diabolici, lo spaventoso mostro Volta con le sue fauci terrificanti e le terribili lingue di fuoco e, infine, la scomparsa della città di Bisenzio.  Le costruzioni sotterranee, denominate “aoiole” scoperte dall’ingener Fioravanti, rappresentano uno dei misteri più incredibili di questo luogo. Pur essendo state finora studiate, hanno dato origine a due possibili spiegazioni. La prima le vorrebbe come fortificazioni realizzate a difesa degli insediamenti umani sul lago nel momento in cui l’oscillazione e l’innalzamento delle acque avevano cominciato a mettere in pericolo i villaggi di palafitte mentre secondo lo studioso Giovanni Feo questa vera e propria Stonenghe sotterranea deve essere collegata all’arcaico culto delle acque.
Nel rispondere a queste e a tante altre domande, l’autore ci conduce alla scoperta di storie, personaggi ed episodi affascinanti che hanno avuto origine nel lago di Bolsena e di cui i racconti mitizzati, le leggende e i misteri rappresentano spesso l’unica forma di conoscenza di cui è rimasta traccia nel fluire dei secoli. Particolare attenzione viene riservata al mito di santa Cristina, il cui martirio particolarmente cruente è stato interpretato dagli studiosi come la metafora del faticosissimo sforzo compiuto dal cristianesimo per affermarsi in un territorio in cui la spiritualità pagana, riconducibile alla sacralità del territorio e del lago in particolare, era profondamente radicata e tenace.

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Biografia Claudio Lattanzi

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