Orvieto nel Medioevo
Ascesa e declino
Una grandezza politica e militare che sbalordì i contemporanei e sulla quale gli storici non hanno mai smesso di interrogarsi. Fu un exploit straordinario quello che, nel corso del 1200, condusse il piccolo Comune di Orvieto
a ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama dell’Italia centrale e a compiere conquiste territoriali prodigiose. Il risultato di tanta intraprendenza fu la nascita di uno Stato che si estendeva dal lago di Bolsena al monte Amiata, dalla Maremma fino al mar Tirreno. A questo prodigioso sviluppo concorsero uomini dal grande valore e coraggio, fino a quando la città precipitò in un declino inarrestabile subito dopo la morte prematura di Ermanno Monaldeschi, la cui Signoria avrebbe potuto proiettare Orvieto in un futuro ancora più glorioso. I due secoli scarsi che segnarono
l’apogeo del Comune furono anche quelli in cui la storia di Orvieto fu straordinariamente densa di eventi e personaggi. Una singolare commistione di componenti economiche, religiose, diplomatiche e psicologiche creò le premesse per una fase di irripetibile splendore. Ripercorrere e analizzare quest’epoca significa non solo conoscere il periodo più significativo nella secolare storia della città, ma anche comprendere dinamiche e meccanismi che sono sorprendentemente sopravvissuti al Medioevo, condizionando e ispirando anche la Orvieto contemporanea.
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