La Massoniera in Umbria. Anatomia di un potere.

Una regia nascosta che intreccia le trame di affari e politica. Una stanza di comando occulta all’interno della quale si prendono le decisioni più importanti destinate ad influenzare la vita dì un’intera comunità. Un manipolo di personaggi che, nell’ombra, intessono relazioni e concludono affari milionari. È questa l’idea persistente che, per lo più, affolla l’immaginario collettivo quando si parla di Massoneria. Ma è veramente così? E cosa c’è di vero dietro a queste convinzioni? Quali sono le radici storiche dell’influenza che grembiulini e compassi esercitano da oltre due secoli nelle vicende della regione? Qual’è l’effettiva funzione che svolge oggi la Massoneria e quali sono i settori della vita pubblica in cui essa è maggiormente attiva e importante? Queste sono solo alcune delle domande a cui “La Massoneria in Umbria. Dalle origini ai nostri giorni. Anatomia di un potere” di Claudio Lattanzi fornisce risposte attraverso documenti riservati, rivelazioni ed interviste esclusive a massoni, ex massoni e a profondi conoscitori della regione a maggior tasso massonico d’Italia. Il fenomeno massonico in Umbria viene analizzato fin dalle sue origini per arrivare ai giorni nostri, passando in rassegna i grandi personaggi che ne hanno fatto la storia, ma anche le svolte decisive in cui il Grande Oriente d’Italia ha svolto un ruolo fondamentale nel determinare il destino dell’Umbria. Da Augusto De Megni e la sua influentissima rete di potere e al dualismo con Enzo Paolo Tiberi, dal caso Arioti alla clamorosa inchiesta del procuratore Cordova, passando una analisi dei vari settori della vita pubblica in cui la presenza massonica ha sempre dimostrato la sua maggiore influenza, il libro contiene una serie di interviste a personaggi che svelano il carattere più autentico del fenomeno massonico umbro che è stato e continua ad essere quello di una camera di compensazione tra mondi diversi. Un sorta di “zona franca”, ancora avvolta da un’aura sulfurea molto legata alla leggenda nera e molto meno alla realtà attuale, che ha svolto un ruolo di incontro e confronto tra ambienti economici, universitari, politici, sanitari, giudiziari. Una zona grigia che è stato brodo di coltura per interessi privati, ma anche teatro risetvato in cui sono state condotte fondamentali partite nel nome dell’interesse pubblico. L’anatomia di un potere sfuggente che, come dice nel testo Primo Tenca, riesce ad adattarsi ad ogni mutamen

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